90 minuti. Il corpo dice ciao.

Da quanto tempo non giocavo 90 minuti? L’anno scorso, tra infortuni e assenze giustificate (matrimoni e viaggi in Europa), credo che di essere subentrato a partita in corso o essere stato sostituito in tutte le partite di campionato.
Quest’anno pensavo di finire allo stesso modo.

L’ultimo infortunio alla coscia ancora mi costringe a stringere i denti e inventare fasciature assurde per tenere solo quel muscolo immobilizzato (per fortuna esiste il Kinesio Taping da rugbista), ma perlomeno posso muovermi sul campo e, da vero veterano, far correre la palle e gli altri per me.

E cosi’ sabato, nella ridente localita’ semi montanara di Mondeor, nel sud di Johannesburg, ho giocato 90 minuti semplicemente facendo il lavoro sporco che faccio di solito.
Per una volta sono tornato mastino di centrocampo e ho fatto girare la palle e le palle alla squadra avversaria.

Probabilmente ha anche aiutato il fatto che ho chiesto di giocare con una squadra diversa (dal Panorama III a quello IV, la stessa squadra con cui 2 anni fa avevo vinto la coppa di lega), visto che impegni extra sportivi (Mauro e’ qui in Sudafrica con me) mi hanno un po’ fatto cambiare i ritmi.

La partita e’ stata vinta 5-2, dominando come ai bei tempi.
Mauro, trascinata dall’aereporto fino a casa mia e poi ancora dall’altra parte di Johannesburg, 3 ore e passa in autostrade con lavori in corso, si e’ gustato una mia prestazione decente sorseggiando una birra fresca sotto il sole cocente di un autunno sudafricano.

90 minuti, e poi la sera non riuscivo neppure a ballare o tenermi in piedi.
No, giocare semi infortunato non e’ una fantastica idea, ma con una stagione cosi’ corta bisogna stringere i denti…

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