Le avventure di un clandestino, capitolo 2

Domani parto ancora. Stavolta la destinazione e’ Gaborone, la capitale del Botswana (a 50 minuti di aereo da qui, praticamente Zurigo rispetto a Milano), posizionata, cosi’ come la pessima Maseru, sul bordo sudafricano.

Volo da solo, atterro domani a mezzogiorno e riparto domenica mattina.
Non ho le forze di guidare ancora 5/6 ore con moglie e cani (per quanto sia divertente) e poi vedermi negato un visto piu’ lungo.

Stavolta, via aereporto, dovrei riuscire ad essere trattato come straniero in vacanza e non come narcotrafficante che tenta di varcare il confine in macchina.

Speriamo sia l’ultimo viaggio, di andare in Namibia settimana prossima proprio non ne ho voglia…

 

Le avventure di un clandestino, capitolo 1

Vorrei potervi scrivere che ora come ora sono qui seduto davanti al mio computer, scegliendo le foto da mettere online dopo un weekend nel Lesotho, con la sicurezza di un rinnovo del viso di almeno 3 mesi (necessario per rimandare i documenti per l’estensione del visto di 2 anni).

E invece sono qui seduto davanti al computer, con le foto ancora nella macchina fotografica, e un visto che mi e’ stato allungato in Lesotho di ben 5 giorni, fino a Sabato, dopo aver passato troppe ora a Maseru, litigando con la polizia di frontiera (per motivi che spieghero’ piu’ tardi)

Sabato riparto, stavolta in Botswana, e Domenica, col visto scaduto, sono in frontiera a cercare di ottenere un visto decente…

 

I problemi di un emigrato in sudafrica (mi sento un messicano)

E’ cosi’ il mio visto di soggiorno e’ scaduto. 2 anni sono passati in fretta dall’ultima volta.
Ho spedito tutti i documenti per l’estensione di altri 2 anni (dopotutto ora che sono sposato con una sudafricana dovrei, in teoria, avere piu’ dirititti di prima, no?) e, ovviamente, ci sono problemi.

I documenti sono arrivati in ritardo e con il visto scaduto 5 giorni fa, mi hanno detto chiaramente che sono un immigrato illegale al momento. Soluzione del mio agente? Scappa in Botswana o Lesotho, fatti un weekend, e torna in Sudafrica con un visto di soggiorno turistico di 3 mesi mentre ti rifanno le carte.

Il Rand intanto continua a salire rispetto a dollaro e sterlina (io che vengo pagato in queste due valute praticamente di cambio rispetto a Marzo 2008 ho perso circa 1000 euro al mese…), e trovare due biglietti per l’Italia per Natale sta diventando un’impresa impossibile.

A Luglio 2008 pagai 700 sterline per due biglietti via Dubai, ora invece con la stessa cifra ne compro a malapena uno. E devo anche comprare i biglietti per la solita tratta Milano – Londra…

Il rand forte e l’aumento di prezzi per praticamente qualsiasi polo turistico nei prossimi mesi sono pessime notize per chiunque voglia venire qui in Sudafrica, questa estate o soprattutto per la prossima Coppa del Mondo.

Normalmente a giugno (fine autunno – inizio inverno qui) i prezzi di hotel e parchi crollano proprio per la mancanza di turisti locali, che stanno a casa (i sudafricani vanno vacanze soprattutto quando in Europa e’ inverno, oppure scappano all’estero se hanno i soldi), mentre gia’ escono voci di aumenti di 2,3 4 volte di piu’ della stagione estiva, per approfittare di tutti quei turisti che verranno qui per vedere le partite.

Capisco aumentare i prezzi, ma sinceramente avrei preferito una politica che guarda al futuro: tieni i prezzi uguali (o al massimo aumentali del 10% o qualcosa del genere) visto che con il Rand forte le spese per trasporto e alloggio saranno gia’ alte, e piuttosto pensa a fornire ai turisti un’esperienza unica, in modo che, una volta tornati nel resto del mondo, possano parlare bene di questa nazione e garantire introiti turistici per i prossimi 10 anni.

Poi mi ricordo di chi governa e di come non riesca a guardare al futuro ma solo ai soldi che puo’ rubare adesso, e mi rassegno all’idea…

Unica nota positiva: finalmente mi hanno cambiato il bancomat (scaduto pure quello) con una versione modello Mondiali 2010:

The World cup is coming

Al Dirt Festival 2009

Mi sono iscritto alla 94.7 Cycle Challenge, la seconda gara cronometrata piu’ famosa al mondo (dopo la Cape Argus Cycle Race, sudafricana pure questa) che si svolgera’ a meta’ novembre, e, con la stagione calcistica alle spalle, e’ venuto il momento di sfruttare la lunga e calda estate sudafricana e cimentarmi in altri sport.

Oltre alle solite 1-2 corse mensili, devo dire che le gare di Mountain Bike sembrano l’ideale per allenarmi in vista della mia prima gara su strada.

Ovviamente il clima sudafricano e gli splendidi paesaggi sono l’ideale per questo tipo di competizione: una volta usciti da Johannesburg ci sono percorsi per correre o fare gare off-road di bici dovunque.

Basta prendere una qualsiasi rivista specializzata per accorgersi di come il Sudafrica sia davvero perfetto per questo tipo di gare: decine  percorsi con fiumi, montagne, foreste, discese rapidissime, salite spezzagambe, single tracks, etc… a meno di 30 minuti in macchina da casa mia.
L’organizzazione e’ sempre perfetta e il numero di partecipanti e’ variegato (anche se la maggior parte sono bianchi con bici da 1500 euro, contro la mia bici da 150…).

Il Dirt Festival, un percorso a scelta di 20, 40 o 100km (quest’ultima solo per semi-pro o professionisti) era l’ideale per sfidare di nuovo il mio compare Curtis, ciclista provetto e con la sua bici ultra costosa (gia’ battuto due volte tra l’altro), visto che poi entrambi andremo a correre la 94.7km.

Scelto il percorso (40km ovviamente) , e dopo un inizio relativamente tranquillo in mezzo alla folla di ciclisti, ho deciso di spingere nella seconda parte, una volta attaccate le salite prima della foresta, dove, se finisci dietro a qualcuno, e’ difficile superare.

E cosi’ , in meno di 2 ore, eccomi arrivare 5 minuti davanti a Curtis (3-0!), superando anche il suo amico con passato da dilettante.

Niente da fare: con la gambe che mi ritrovo, questi percorsi lunghi sono ideali per me, che mi alleno solo correndo (andare fuori con la bicicletta e farmi 50km lo trovo davvero palloso).

Dirt festival Mountain Bike at Northern Farm

212, Olaf Olgiati

Dirt festival Mountain Bike at Northern Farm

La mia nuova divisa ufficiale

Dirt festival Mountain Bike at Northern Farm

Il mondo e’ migliore con gli occhialoni gialli

Dirt festival Mountain Bike at Northern Farm

Un’altra medaglia per la mia collezione

Dirt festival Mountain Bike at Northern Farm

3-0!

Dirt festival Mountain Bike at Northern Farm

Le bici riposano

Olaf salva il mondo, un verme alla volta

Lindsey via per una settimana. Cosa fare?

In altri tempi mi sarei dato ad eccessi di alcool e film, ma dopo i disastri dell’ultima volta e la mancanza di film decenti al cinema, ho deciso di fare qualcos’altro: salvare il mondo.

Fix the garden, save the world

Purtroppo posso solo salvare il mio mondo a piccoli passi, e quindi ho deciso di fare qualcosa che non ho mai fatto: riciclare.

Non dividendo i rifiuti e dandoli via ai costosi servizi di riciclaggio locali, ma producendo scarti che possono poi essere riutilizzati.
E cosi’ ho comprato una fabbrica di vermi (circa 50 euro per fabbrica e 1000 vermi).

In pratica la maggior parte degli scarti biodegradabili posso buttarli in pasto ai miei vermi e questi, dopo averli mangiati, cagano fuori concime e pisciano nel contenitore sottostante, creando un fertilizzante dal potere atomico.

Fix the garden, save the world

Fix the garden, save the world

Fix the garden, save the world

Fix the garden, save the world

Dove usare fertilizzante e concime? Ma ovviamente nel mio nuovo giardino adibito a frutta e verdura e protetto in tutti i modi dai miei due cani.

Fix the garden, save the world

Fix the garden, save the world

Dopo aver visto i giardini casalinghi in casa di vari amici sopravvivere e crescere rigogliosi, ho deciso di piantare peperoncini (e pomodori, e cipolle, e cetrioli e cosi’ via) giusto per tirarmela pure io.

Ho passato tutto il mio tempo libero rimettendo a posto e riprogettando l’impianto di irrigazione (che consisteva in un centinaio di metri di tubi in giro per casa e giardino, con moltitudine di buchi, errori di pressione e spruzzini ormai inutili) e dopo una settimana, tutto funziona a meraviglia.

Ho comprato anche alcuni metri di prato (un business mica da ridere qui, compri erba dovunque, anche sui margini della strada, per circa mezzo euro per una pezza di un metro) e ho coperto le buche fatte dai cani, tanto per fare felice Lindsey.

Fix the garden, save the world

Fix the garden, save the world

Il prossimo passo e di iniziare a fare esperimenti di tipo OGM con la mia frutta e verdura africana.
Perche’ va bene l’anima verde, ma voglio prodotti enormi in tempi zero, e se posso fregare madre natura sui tempi e modi di produzioni sono il primo in fila a provarci…