Forse avrei dovuto scrivere tre separati articoli per la settimana appena trascorsa.
Purtroppo, col lavoro che mi assilla, la piscina che mi distrae e il caldo che mi convince a bere sotto il sole come e piu’ di prima, il tempo e’ quello che e’.
No, il buco nel soffito non e’ stato ancora riparato. Succedera’ solo settimana prossima, insieme ad altri lavori in casa e fuori che saranno portati avanti bene o male nello stesso periodo.
Il Mulo
Altro sabato, altra 10km, la Tom Jenkins Challenge (in verita’ una 11km, per colpa di pessime segnalazioni stradali…), ancora senza allenamento, questa volta a Pretoria, la capitale amministrativa sudafricana.
Non ero mai stato a Pretoria (40 minuti da qui), ma l’impressione e’ stata decisamente positiva. Nonostante i palazzi e l’architettura cittadina in generale siano simili a quelle di Johannesburg, l’aspetto e’ molto piu’ curato, i palazzi non sono sporchi e la sporcizia di in giro e’ poca.
Joahnnesburg sembra una citta’ costruita millenni fa da alieni (di pelle chiara) che poi hanno abbondanato il posto per nascondersi nei suburbs.
Successivamente sono arrivati gli autoctoni (di pelle piu’ scura) che, non capendo un cazzo di come gestire il patrimonio cittadino, l’hanno semplicemente invaso e lasciato decadere, un po’ come locuste, sovrappopolandolo e non facendo niente per migliorarlo.
Zone che una volta (tipo 20 anni fa) erano considerate chic ora hanno la reputazione di un Bronx qualsiasi.
Pretoria non ha visto l’invasione di locuste, e gli alieni a quanto pare (la zona e’ molto piu’ afrikaans che non Jo’burg) sono riusciti a tenere a bada e controllare l’inevitabile degrado cittadino.
Correre e’ stato un piacere, tranne che sulla mulattiera dietro allo splendido Union Buildings in centro. 2 km non asfaltati, con pendenze da gran premio della montagna. Ho finito gli 11km (o 10.7, girano diversi voci in proposito) in 54 minuti circa (non avevo l’orologio questa volta, la sveglia alle 4.30 si e’ fatta sentire), in linea con gli ultimi scarsi risultati.
Due cani
Lo stesso giorno, nel pomeriggio, Cucciola e Bruce hanno finito il loro corso di addestramento, modello base (in pratica in 6 lezioni hanno insegnato a sedersi, sdraiarsi e in generale mangiare un sacco di biscotti sul percorso ad ostacoli).
Hanno ricevuto una bella coccarda e a quanto pare sono pronti per il prossimo corso, dove spero possano imparare qualcosa di davvero utile: portarmi il giornale a letto, stapparmi una birra e trovarsi un lavoro con il quale essere indipendenti cosi’ la smetto di spendere cosi’ tanto.
Ecco qui due belle foto con i due (cresciuti) eroi:
Un tacchino
Giorno del ringraziamento in America ieri (ultimo giovedi’ del mese). Avevo promesso al mio caro amico Ian che lo avrei celebrato come si deve. Cosi’, mentre lavoravo duramente la computer, mi sono sobbarcato l’onere di cucinare il classico tacchino ripieno (tempo impiegato: 6 ore).
Un successo clamoroso. L’ho sempre detto che sotto sotto io negli Stati Uniti ci potevo vivere senza problemi!