Provate a chiedere a qualche sudafricano (bianco) che squadra tifa, senza specificare lo sport.
Probabilmente la risposta sara’ Bulls, o Lions, o Cheetas, in base alla regione in cui vi trovate. Tutte squadre di rugby.
Un sudafricano di origina indiana (ce ne sono un sacco) vi rispondera’ lo stesso, anche se ogni tanto citera’ qualche oscura squadra locale di cricket, qui tifato soprattutto a livello squadra nazionale.
Per ottenere una risposta di stampo calcistico, dovrete chiedere a qualsiasi persona di pelle nera.
In quel caso finalmente usciranno fuori le squadre locali, tutte nere, tutte scarse, che giocano in stadi semivuoti (oppure pieni solo per meta’, ovviamente quella che fa da sfondo alle pessime regie locali).
Ajax Cape Town, Kaizer Chiefs, Mamelodi Sundowns etc…
Ora tornate dal bianco (possibilmente non afrikaaners / di origine olandese, quello ha soli il rugby in mente) e chiedete che squadra tifano. Questa volta specificate lo sport. La risposta? Manchester United, Liverpool, Arsenal e cosi’ via, tutte squadre di Premiership.
Conosce le formazioni di Champions League, sa chi e’ Gattuso e ha un’alta considerazione di Del Piero.
E’ un problema, quello della tv satellitare – una scelta praticamente obbligata se si vuole vedere qualcosa di decente.
Da un lato, il tifoso puo’ vedere gli stadi inglesi (e quelli italiani, e quelli spagnoli, e quelli portoghesi…), pieni, colorati, caldi.
Puo’ vedere partite di calcio giocate come si deve, con giocatori amati dovunque, con regie che usano piu’ di 3 telecamere. Dall’altra, ha il calcio locale, ripreso peggio della nostra C2 sui canali regionali.
La squadra nazionale? Nessuno la considera, a momenti neppure i neri, delusi dalle recenti prestazioni.
I Bafana bafana perdono? Chi se ne frega, almeno rugby e cricket hanno squadre decenti (guardacaso con un mix di bianchi e neri).
I tifosi sudafricani di calcio (neri) vogliono squadre nere. I poveri bianchi che ogni tanto fanno capolino nella nazionale vengono fischiati e se ne vanno in Europa a cercare considerazione, lasciando la nazionale al livello ridicolo attuale.
Eppure a livello dilettanti / semi-professionisti e’ vero il contrario.
I club (come quello in cui gioco io) sono organizzati bene e gestiti da persone di estrazione europea. Il numero di neri e’ ridotto ma, come nel mondo del lavoro, il numero di professionisti bianchi e’ prossimo allo zero, a meno che non siano importati dal brasile o altri stati sudamericani.
Le leghe dilettanti sopravvivono bene, sono pieni di passione e tifosi, e guarda caso gli unici problemi sono creati da squadre formate dai ghetti, spesso non in grado di offrire strutture adeguata (nonostante gli stanziamenti statali) o di pagare la seconda rata dell’iscrizione annuale.
Il 2010 sara’ probabilmente una festa . Il governo locale ha gia’ messo le mani avanti pero’, chiedendo ai sudafricani di adottare almeno un’altra squadra africana (ce ne saranno 6 mi sembra) nel caso che il Sudafrica vada fuori.
Personalmente spero che il Sudafrica si faccia onore e arrivi almeno agli ottavi.
La partecipazione dei tifosi locali e’ essenziale, guardate solo gli stadi com’erano spenti dopo che Austria e Svizzera non avevano passato neppure il primo turno negli europei di quest’estate. E ripensate al 2006 e ai tifosi tedeschi.
O tornate indietro al 1990. Questo e’ quello che voglio nei mondiali: notti magiche.