Guardare il cielo ad un mese dal matrimonio.

Lavori e ricevi dozzina di telefonate (via telefono o skype) da varie persone, in generale riguardanti questioni matrimoniali.
La luna di nozze che non si riesce a prenotare – un errore dell’agenzia dicono – , amici e famigliari che, immagino impauriti dall’idea di venire nel terzo mondo africano, chiedono consigli e aiuti che io posso fornire dall’alto dei miei 7 mesi qui, e questi bastardi della telecom locale che proprio non vogliono venire ad installarmi il nuovo collegamento telefonico, lasciandomi in balia del wi-fi di iburst (a mezzo mega, dove per vedere un qualsiasi video da internet bisogna sperare nel miracolo) invece di una solida adsl.

Arriva un’altra telefonata. La gentile ragazza incaricata di coordinare le nozze dal punto di vista delle decorazioni si e’ licenziata facendo partire una crisi a tutte quelle future spose (tra cui la mia) che si erano affidate a lei.

Pensi che forse conviene aspettare la sera prima di riferire tutte le novita’ alla tua futura moglia, che probabilmente a quest’ora sta lasciando la scuola dopo un’ora di discussione coi genitori di bambini bastardi (sia i genitori che talvolta i bambini).
Pensi che tutto sommato sei contento di non fare l’insegnante, ma vorresti anche essere in grado di non rispondere al telefono per qualche tempo, visto che comunque tutti sanno che hai il culo appoggiato di fianco al computer e al cellulare.

Fa caldo, e cosa fai?
Accendi itunes e, ispirato da Clerks 2 (un film commovente che, finale a parte, rende benissimo alcuni stati d’animo da Aprile 2007 ad oggi), fai partire Nothing But Flowers dei Talking Heads, e lo metti in ripetizione, come spesso succede quando ascolti una canzone (solo una) che ti piace. La ascolti fino a quando ne trovi un’altra per sostituirla.

Esci fuori in giardino, poco lontano dalla piscina e dalla fontanella che tanto ti rilassa la mattina appena svegliato, con tutto quel cinguettio di uccelli che la utilizzino come se fosse il loro Texas personale, e ti sdrai sull’erba, tagliata ieri dal giardiniere, verdissima (almeno tanto verde quanto un daltonico come te puo’ riconoscere) e morbidissima.

Prendi la macchina fotografica, guardi il cielo e scatti una foto.

Cloud over my head

Il cellulare lasciato in ufficio suona. Probabilmente e’ la tua futura moglie che ha ricevuto notizie dalla gentile signora (era davvero gentile quando l’abbiamo incontrata) e ora vuole discutere sul da farsi.

Vorresti alzarti ma dal computer senti il ritornello della canzone e tutto quello che vuoi fare e sdraiarti, chiudere gli occhi e ripensare che Clerks 2 e’ davvero un filmone.

[…]

Once there were parking lots
Now it’s a peaceful oasis
you got it, you got it

This was a Pizza Hut
Now it’s all covered with daisies
you got it, you got it

I miss the honky tonks,
Dairy Queens, and 7-Elevens
you got it, you got it

And as things fell apart
Nobody paid much attention
you got it, you got it

I dream of cherry pies,
Candy bars, and chocolate chip cookies
you got it, you got it

We used to microwave
Now we just eat nuts and berries
you got it, you got it

This was a discount store,
Now it’s turned into a cornfield
you got it, you got it

Don’t leave me stranded here
I can’t get used to this lifestyle

Calciatore, dopo i 30?

Ogni tanto mi chiedo ancora se riusciro’ a giocare a calcio per altri 10 anni, come mi ero sempre promesso.

Sara’ il periodo che non mi lascia tempo libero per concentrarmi su nient’altro che matrimonio e pratiche per la casa (mi sembra di essere tornato in Italia per quanto riguarda la burocrazia…), sara’ il fatto che ricominciare a giocare in una squadra totalmente nuova, dove io sono uno dei pochi stranieri e over 30, sara’ che ormai ricorro sistematicamente al fallo tattico se qualcuno mi supera, ma ogni tanto mi sento davvero vecchio.

Il problema e’ sapere che nelle gambe e nella testa ho ancora tanto da dare, specialmente in un paese che sta andando all’indietro come il SudAfrica (calcisticamente parlando sono zero, politicamente parlando sono 0 virgola 1 – a presto un bell’articolo che ovviamente finira’ con aggiungermi l’etichetta di razzista a quella di stronzo), ma pressioni esterne, futura moglie e vita futura in generale, pressano probabilmente cercando di convincermi che forse e’ tempo di smettere.

Peccato non capiscano.

Peccato che neppure io riesca ad esprimere in inglese il significato che ha il calcio per me. Forse frasi del tipo "Per tre volte alla settimana tu non conti niente, ci sono solo io, il pallone, e altri 11 avversari da uccidere" ogni tanto dovrei tenermele nei polmoni, evitando quell’ultima spinta che porta il fiato a modulare tramite corde vocali frasi di cui poi ci si pente.

E in queste cose sono un maestro.

E no Paolo, giocare a calcetto e’ per gay. Giocare negli over-35 e’ per vecchi.

Una vita di debiti, partendo da Aloe Avenue

1174 Aloe Avenue. La cittadina e’ la stessa, Weltevreden Park, il codice fiscale pure, 1709, e, ovviamente, la nazione africana sempre quella: Sud Africa.
Non chiedetemi il perche’ del numero: sono l’unica casa dell’isolato, e ben tre muri di recinzione su quattro danno sulla strada.

Con l’acquisto della reggia Olgiati (ok, a nome mio e di Lindsey, anche se alla fine per pagare i soldi saranno detratti dal mio stipendio coloniale) inizia l’ennesimo step forward della mia vita, anche se in questo caso stiamo parlando di numerosi anni a cercare di ripagare il famigerato mutuo.

Avevo raccontato della casa che volevo prendere, e promesso foto. Finalmente sono riuscito a trovare un po’ di tempo dopo il trasloco, ed eccovi una selezione.

La collezione complete delle foto la trovate qui

C’e’ ancora da dipingere, ripulire, mettere a posto i chilometri di cavi modello covo di serpenti che vivono nel tetto, inserire qualche mobile e comprare qualche cane, ma perlomeno ho gia’ le cose essenziali che servono a sopravvivere: un pub, una piscina e un sistema d’allarme a cinque stelle (e le guardie che pago sono autorizzate a sparare all’interno della mia proprieta’). Aaaaah, i contrasti del terzo mondo.

Moving from Le Maison
View from the parking
My beautiful and green garden
The pool (still needs to be cleaned)
The pub left by the previous owners
My office