Lo so, mi ero rassegnato solo due settimane fa a prendermi una pausa dal triathlon, visto l’arrivo dell’autunno e la mancanza di gare fino a Settembre. Ma un volantino trovato in un negozio sportivo mi aveva fatto cambiare idea, e cosi’ , in una freddissima domenica mattina, eccomi a guidare circa un’ora, da solo, in direzione di Sasolburg (una citta’ fondata negli anni 50 per dare accoglienza ai numerosi lavoratori della raffineria della Sasol, una delle piu’ grosse aziende petrolifere sudafricane).
Tutto pronto sul fiume
In mancanza di laghi, la sezione di nuoto si sarebbe svolta lungo il fiume Vaal. La temperatura dell’acqua era (ovviamente, visto le correnti) molto piu’ bassa del solito e cosi’ le mute da nuoto erano ammesse.
La partenza della gara principale
L’uscita dell’area di transizione
La partenza avveniva intorno alle 9. Grazie alla muta (che oltre a fornire una protezione termica, aiuta col galleggiamento), rimanevo in mezzo al gruppo per quasi tutti i 500 metri. Solo alla fine mollavo un po’, cercando di rilassarmi prima della sezione di bici.
L’area di transizione prima della gara
Una volta salito sulla mountain bike (era un cross triathlon) come al solito iniziavo a rimontare un po’ di posizioni, e dopo 15 km di fango e sabbia su un percorso abbastanza tecnico, arrivavo con ancora un po’ di energie per 3.5km finali di corsa nel parco circostante.
Ancora una volta, nonostante la distanza ridotta (era uno sprint triathlon) rimontavo, per arrivare al traguardo decimo (la prima top 10 assoluta!), quarto di categoria.
I dettagli della gara potete trovarli qui:
Nuoto: http://connect.garmin.com/activity/478857624
Mountain Bike: http://connect.garmin.com/activity/478857628
Campestre: http://connect.garmin.com/activity/478857637
Il fango dopo la gara
Il sole finalmente spuntava mentre mi riposavo con la mia bella medaglia, soddisfatto per aver ottenuto il mio migliore risultato dopo ben 8 triathlon. Se solo sapessi nuotare decentemente!
La mia bellissima medaglia
Soddisfatto all’arrivo