Verso le elezioni in Sudafrica, e i soliti problemi

L’anno prossimo ci saranno le elezioni. Probabilmente come al solito l’ANC vincera’ (con numeri intorno al 60%), mentre il DA (l’unico partito con un po’ di senso da queste parti) si accontera’ del 20% e della vittoria in una delle due regioni piu’ importanti (il Western Cape, con capoluogo Cape Town, l’unica regione che in Sudafrica puo’ considerarsi “moderna” e “ben organizzata”).

Eppure solo ieri qualche centinaio di manifestanti si sono riversati nel centro di Cape Town per protestare contro la “Service Delivery” (la scusa che copre tutte le richieste dei neri delle classi povere per avere acqua, casa, cibo ed elettricita’ gratis, come promesso dall’ANC quasi 20 anni fa durante le prime campagne elettorali), distruggendo il centro ed attaccando il mercato locale, rubando a razziando a piu’ non posso.

Ovviamente subito l’ANC si e’ fatto sentire affermando che dimostrazioni di questo tipo mostrano come il Western Cape non stia poi andando cosi’ bene come tutti (stampa e residenti locali) continuano ad affermare.

Peccato che, poche ore dopo, la verita’ sia venuta a galla: uno dei consiglieri comunali di minoranza dell’ANC (come detto prima l’ANC non comanda nel Western Cape, l’unica regione che puo’ vantarsi di questo fatto), Lloyso Nkhola, e’ stato il responsabile dell’incitamento alla violenza della massa di poveracci, usati come strumento politico dal partito al comando.

L’ANC da anni tenta di governare la seconda regione piu’ ricca del Sudafrica (la prima e’ il Gauteng, con Joahnnesburgb come capoluogo, dove risiedo io).
Alle scorse elezioni aveva pagato residenti del Kawzulu-Natal per andare a registrarsi come votanti nel Western Cape, anche se poi la maggior parte di questi avevamo preso i soldi e si erano scordati di votare (e infatti il Western Cape era rimasto in mano al DA).
Questa volta tenta la strada della violenza, tentando di manipolare persone disperate a fare danni nella regione (e infatti durante l’anno passato la maggior parte degli scioperi non-autorizzati venivano comandati dal partito in combutta con COSATU, la CGIL locale).

Purtroppo questi fatti evidenziano il problema del voto in Sudafrica. Il potere (semplicemente dovuto alla maggioranza di abitanti di un certo colore) e’ in mano alle classi piu’ povere, che pero’ vengono mantenute (grazie ad amministrazioni corrotte) ignoranti tramite un pessimo accesso all’educazione di base.

Mantenendo la popolazione ignorante, e’ ovviamente piu’ facile comandarla come una gigantesco gregge, con promesse (ormai non mantenute da almeno 20 anni) di case gratis, lavori migliori e scambi di voto per pacchi di cibo o cellulari.

La “middle class” invece e’ tassata a livelli altissimi anche per colpa di continui rialzi del prezzo della benzina, oppure alla prossima introduzione del pedaggio autostradale (il Sudafrica, in mancanza di una rete di trasporti pubblici che esiste e funziona, guardacaso, solo nel Western Cape si affida a macchine ed autostrade per andare a lavoro o trasportare mercanzia) e non hanno possibilita’ di intervenire nella politica quotidiana.

Esiste poi una classe di “nuovi ricchi” che guardacaso coincide con la classe di “nuovi politici” post-apartheid che raccoglie milioni in stipendi fuori di testa (in maniera simile alla classe politica italiana) e tangenti, e sono loro quelli che al momento governano un paese che, in moltissime zone, ha ancora seri problemi con criminalita’, stupro (spesso di origine tribale, dove fare sesso equivale a fare violenza carnale) e livelli di educazione bassissimi, in aree dove l’ANC prende il 70%/80% dei voti.

Le prossime elezioni saranno interessanti per vedere se il nuovo avversario dell’ANC, l’EFF , fondato da Malema, l’idiota di cui scrivevo tempo fa, riuscira’ a rubare i voti alle maggioranze povere grazie a richiami di nazionalizzazione delle ricchissime miniere locali e, in pure stile Zimbabwe, alla ridistruzione delle terre (fattorie etc…) dai proprietari correnti a chiunque ne faccia richiesta (e si sa come e’ andata a finire nella ex-Rhodesia, con migliaia di ettari di campi di grano distrutti dalla mancanza di cura oppure 40% del bestiame decimato in pochi giorni per festeggiare la “liberazione” dall’invasore bianco)

E’ ancora considerato un miracolo il fatto che il Sudafrica durante il 1994 non sia stato vittima di una guerra civile in normale stile africano, dove migliaia di persone morivano per fare posto al nuovo potere.

Rimango dell’idea che il Sudafrica abbia potenzialita’ enorme (a differenza dell’Italia), ma sia frenato da una classe politica che vuole “tutto,adesso” senza pensare al future del paese…