Con la Comrades ormai all’orizzonte, e senza una cucina usabile da 6 settimane (il mio silenzio dallo scorso post e’ dovuto al fatto che nell’ultimo mese e mezzo sono stato trascinato in lunghissimi lavori a casa per metterla a posto prima dell’arrivo del bambino), mi sono presentato alla prima Modern Athlete Irene Ultra Marathon con ben 9 chili in meno rispetto a Gennaio.
Alla fine, una volta raggiunta una certa eta’ (sono alla soglia dei 40), allenarsi non basta piu‘, per perdere peso – e se hai intenzione di correre 90km devi farlo per forza – bisogna pure andare a dieta.
Le diete in generale mi sono sempre state antipatiche, perche’ alla fine se non diventano parte della routine quotidiana, sono inutili (stare a dieta per 3 mesi e poi ricominciare a mangiare come prima e’ un vizio che ho avuto in passato).
I risultati di mangiate di uova, bacon e frutta alla sera si sono visti (bye bye zuccheri e pane).
In un percorso abbastanza noioso (prima parte in una fattoria, poi nei sobborghi di Pretoria, poi sull’autostrada, inversione a U e viceversa), e non troppo collinare, riuscivo a completare i primi 42km in 3.45, un tempo che non facevo da anni.
Il percorso finale era lungo 48km, ma potevi scegliere se mandare i risultati della maratona o della ultra per il seeding della Comrades.
Io decidevo di rallentare dopo i primi 42, e corricchiare verso l’arrivo, arrivando tranquillamente intorno alle 4.30 (se la gara fosse stata una 50km avrei battuto il mio record anche camminando gli ultimi 2…). Andy partiva con me, accelerava come al solito nei primi 10km e veniva raggiunto intorno al 30esimo, in carenza di energia.
Io lo passavo e arrivavo allo split dei 42 circa 10 minuti avanti, che poi si riducevano a 5 negli ultimi 6km…
Info sull gara qui: https://connect.garmin.com/modern/activity/1120027529
Qualche foto (non c’erano fotografi ufficiali durante il percorso):
La mia medaglia
Con Andy all’arrivo
Arrivato!