Le invenzioni che ti cambiano la vita, ovvero come produrre red bull a casa

Immaginate il problema: state ospitando una festa a casa vostra, e come al solito avete lasciato le donne in cucina mentre gli uomini o sono intorno al televisore oppure intorno al pub. Voi siete dietro al bancone del pub di casa tua, intento a mixare drinks per tutti quelli stanche delle solite birre.

Qualcuno vi chiede un JD and Coke, e vi accorgete con orrore che la Coca cola e’ finita. Oppure un Gin Tonic, on un Gin Lemon, ma mentre le bottiglie alcoliche sono sempre aperte, piene (perche’ avete fatto scorta) e pronte, i soft drinks sono terminati un sacco di tempo fa. Non c’e’ neppure nessuna lattina di costosa redbull perche’ qualcuno ha deciso di berne 5 in 20 minuti.

Sono le 10 di sera e gli unici negozi aperti sono i benzinai. Pero’ non avete voglia di guidare e pagare 5 rand in piu’ del solito prezzo solo perche’ volete un po’ di bibite carbonate.

Fino a due settimane fa la soluzione era di chiudere baracca e burattini e tornare alle birre.

Oggi non piu’. Perche’ avete comprato la Soda Stream machine, avete fatto scorta di flavours (dal tonic al dry lemon, dalla cola fino alla terribile cream soda cosi’ amata da tutti qui sotto) e potete carbonarvi le bibite da soli.

E’ stato l’acquisto dell’anno. Per soli 300 rand – 26 euro – ho comprato la macchina per carbonare le bibite e ho fatto scorta di gusti. La stessa macchina e’ in vendita in italia ad oltre 70 euro (ladri), senza neanche i due gusti in regalo.

La sorpresa piu’ grossa? Trovare il gusto xStream, non in vendita in Italia, che ha lo stesso odore e gusto della mia adorata Red Bull. Il guarana e le vitamine sono li’, mancano taurina e potenza originale.

Per una persona come me che sin dal lontano 1997 guidava fino a Verona per comprare la redbull appena sbarcata in Italia (ah, le pazzie che si facevano negli anni 90!), la possibilita’ di poter produrmi redbull in casa mi ha spalancato un mondo di possibilita’. Cosi’, dopo aver comprato taurina e caffeina in polvere via ebay, eccomi pronto a produrre redbull clandestina a casa mia.

Ora devo solo trovare lattine vuota da riempire e rivendere…

Step 1

Tutto quello di cui hai bisogno per iniziare

Step 2

Un po’ d’acqua filtrata

Step 3

Aggiunci bollicine a piacimento

Step 4

Il gusto xStream (redbull)

Step 5

Giusto per potenziare la bevanda…

Step 6

Altro ingrediente essenziale

Step 7

Tempo di aggiungere il gusto

Step 8

Aggiungi taurina e caffeina

Step 9

Una bella shakerata

Step 10

Gustati la finta redbull!

Le sorprese sportive al ristorante

Stai mangiando una pizza di buon livello (una volta trovati i posti in cui gli ingredienti sono importati basta andare sempre la’ a mangiare!) e tentando di intrattenere una discussione con Trevor e Curtis. Davanti a te hai una birrona gigante, e poco piu’ distante uno dei venti televisori che trasmettono sport.

E’ un fantastico periodo per lo sport sudafricano. I Bulls di Pretoria hanno vinto il super 14, la champions league del rugby (con squadre sudafricane, australiane e neozelandesi), i Lions sono sbarcati per giocare presto contro il Sud Africa, e tra 2 settimane inizia la Confederation Cup, di cui hai gia’ preso i biglietti.

Il televisore trasmette la coppa del mondo di cricket, nel suo formato ridotto, chiamato twenty20 (20 overs per parte).

Ti piace il formato, che apprezzi molto di piu’ di quello dei test match (su 5 giorni) e dell’ ODI, che dura minimo 6-7 ore. Qui, in 3 ore, hai finito. 
I  match sono sempre emozionanti, visto che il ridotto numero di over non permette a squadroni titolate di stritolare gli avversari (un po’ come avvenuto nella pallavolo quando hanno tolto i cambiopalla, le gerarchie sono state cancellate, e’ rinato l’equilibrio ma purtroppo la nazionale azzurra e’ crollata).

Intorno a te tutti stanno mangiando e bevendo. L’Inghilterra, padrona di casa e favorita almeno per la semifinale, gioca la sua prima partita contro l’Olanda, formata da amatori che si sono pagati il soggiorno da soli.

L’Olanda deve inseguire piu’ di 160 runs (punti, un punto per corsa, ok le regole sono qui), e, nonostante il divario tecnico, se la gioca fino all’ultimo over. Ultime 6 palle, devono fare 7 punti per vincere.

La chance e’ grossa ma nelle prime 5 palle riescono a farne solo 6, correndo e rischiando l’eliminazione (tramite colpo al wicket) piu’ volte. Arriva l’ultimo tiro. Broad, il damerino biondo inglese, ancora una volta lancia una palla veloce che viene a malapena colpita dal battitore olandese, che inizia la sua corsa. La palla arriva in fretta a Broad che invece di trattenerla tentando di andare all’over supplementare, tenta di eliminare il battitore tirando sul wicket opposto. Invece, sbaglia clamorosamente e la palla vola lontano, mentre i giocatori olandesi, un avvocato e un programmatore, completano una corsa supplementare e vincono la partita.

Di colpo il ristorante esplode in un boato (qui l’Inghilterra non e’ ben vista e dopotutto molto Afrikaneers hanno origini olandesi) .

Si, non ti eri accorto che la maggior parte delle conversazioni erano solo abbozzate, perche’ tutti stavano guardando il cricket in televisione…

 

Glorie e dolori in notturna

Primo turno di coppa di lega questa sera. Dopo il trionfo dello scorso anno siamo stati assegnati alla coppa di livello superiore, un po’ come andare in Champions League dopo aver vinto la Coppa Uefa (ok, finisco con i paragoni subito qui).

Finalmente tornato titolare, contro la solita squadra di neri che corrono davvero troppo (anche se sono leggeri quando si tratta di contrasti), siamo riusciti a vincere 2-1 dopo una partita tirata e passare il turno.

Evidentemente giocare in coppa, di sera, mi fa bene. Le mie migliori prestazioni (e il mio ultimo goal l’anno scorso) le avevo fatte proprio durante il torneo.
Giocare con lo spettro dell’eliminazione probabilmente gonfia il mio ego che va in modalita’ eroe.
Anche in questa partita, dopo 20 minuti, tutto sembrava perfetto, grazie al mio goal dopo 10 minuti (grande prodezza di ginocchio su respinta del portiere) e al raddoppio di Chuck, compare di reparto, 5 minuti dopo.

Poi, lo sconforto. Dopo l’ennesima corsa a vuoto (giusto per aprire gli spazi, ormai faccio qualsiasi tipo di movimento in campo), ho provato a fermarmi ma ho perso l’equilibrio e sono andato quasi a sbattere contro le basse recinzioni che si separano dai tifosi. Per evitare ho provato a saltarla, e sono atterrato davanti ai quella trentina di persone che sono venute a vederci giocare.
Ho messo la gamba male, e subito ho sentito dolore alla coscia. 5 minuti dopo, la gamba non funzionava piu’ e sono uscito zoppicante, dopo 20 minuti cosi’ promettenti.

Risultato? Strappo agli abduttori! Dopo la coscia sinistra lo scorso anno (sono stato fuori 1 mese), la coscia destra adesso.
Jackpot. Do’ la colpa al clima invernale sudafricano (la coppa del mondo l’anno prossimo sara’ con questo clima): di giorno 15-20 gradi, di notte escursione termica e’ giu’ fino ai 3-4 gradi. Il mio corpo europeo ancora non si e’ abituato (e sono quasi 2 anni!)

Le telefonate intercontinentali che non vorresti mai sentire

Mi chiedo ancora adesso cosa’ avra’ pensato Lindsey.

Il telefono squilla in ufficio, io incazzato mi alzo dal cesso con meta’ cacca ancora in corpo, saltellando con pantaloni e mutande verso il cellulare.

Guardo chi mi sta chiamando. E’ mia mamma. E sono le 10.30 di sera.

Rispondo, ricevo la notizia, e immagino che avro’ tirato un bestemmione dopo il primo, incazzato, no.

Lindsey entra in ufficio e sono in piedi, cellulare all’orecchio, il giornale che stavo leggendo nell’altra mano (e che devo ancora finire di leggere, ho lasciato il giornale per terra da ieri), culo scoperto e il resto intorno alle mie caviglie.

Riattacco. Lindsey mi chiede cosa e’ successo. E’ morto mio nonno, in Polonia, rispondo.

Sbatto il giornale per terra, torno nel cesso, finisco di cagare.

E, prima di provare a mettermi a piangere, penso a quel viaggio saltato l’anno scorso con Lindsey, la moglie del nipote – che non incontrera’ mai – , per colpa della varicella.
Penso al viaggio di quest’anno, programmato per Luglio, per fare incontrare finalmente i nonni a mia moglie.

Ma soprattutto penso a quella cartolina da Cape Town, comprata un mese e mezzo fa ma spedita solo sabato, per colpa della mia lazzaronita acuta. Arrivera’ tra 2 settimane, ma a riceverla ci sara’ solo mia nonna, ora completamente sola in Polonia.

E, prima di dire a Lindsey di andare a dormire che ho voglia di stare da solo, penso alla distanza, quei 10000km e passa che mi separano dalla mia famiglia, e quanto quei chilometri siano davvero tanti.