I problemi di un emigrato in sudafrica (mi sento un messicano)

E’ cosi’ il mio visto di soggiorno e’ scaduto. 2 anni sono passati in fretta dall’ultima volta.
Ho spedito tutti i documenti per l’estensione di altri 2 anni (dopotutto ora che sono sposato con una sudafricana dovrei, in teoria, avere piu’ dirititti di prima, no?) e, ovviamente, ci sono problemi.

I documenti sono arrivati in ritardo e con il visto scaduto 5 giorni fa, mi hanno detto chiaramente che sono un immigrato illegale al momento. Soluzione del mio agente? Scappa in Botswana o Lesotho, fatti un weekend, e torna in Sudafrica con un visto di soggiorno turistico di 3 mesi mentre ti rifanno le carte.

Il Rand intanto continua a salire rispetto a dollaro e sterlina (io che vengo pagato in queste due valute praticamente di cambio rispetto a Marzo 2008 ho perso circa 1000 euro al mese…), e trovare due biglietti per l’Italia per Natale sta diventando un’impresa impossibile.

A Luglio 2008 pagai 700 sterline per due biglietti via Dubai, ora invece con la stessa cifra ne compro a malapena uno. E devo anche comprare i biglietti per la solita tratta Milano – Londra…

Il rand forte e l’aumento di prezzi per praticamente qualsiasi polo turistico nei prossimi mesi sono pessime notize per chiunque voglia venire qui in Sudafrica, questa estate o soprattutto per la prossima Coppa del Mondo.

Normalmente a giugno (fine autunno – inizio inverno qui) i prezzi di hotel e parchi crollano proprio per la mancanza di turisti locali, che stanno a casa (i sudafricani vanno vacanze soprattutto quando in Europa e’ inverno, oppure scappano all’estero se hanno i soldi), mentre gia’ escono voci di aumenti di 2,3 4 volte di piu’ della stagione estiva, per approfittare di tutti quei turisti che verranno qui per vedere le partite.

Capisco aumentare i prezzi, ma sinceramente avrei preferito una politica che guarda al futuro: tieni i prezzi uguali (o al massimo aumentali del 10% o qualcosa del genere) visto che con il Rand forte le spese per trasporto e alloggio saranno gia’ alte, e piuttosto pensa a fornire ai turisti un’esperienza unica, in modo che, una volta tornati nel resto del mondo, possano parlare bene di questa nazione e garantire introiti turistici per i prossimi 10 anni.

Poi mi ricordo di chi governa e di come non riesca a guardare al futuro ma solo ai soldi che puo’ rubare adesso, e mi rassegno all’idea…

Unica nota positiva: finalmente mi hanno cambiato il bancomat (scaduto pure quello) con una versione modello Mondiali 2010:

The World cup is coming

Come ti risolvo la carenza di bidet in Sud Africa

Sabato sono andato a prendere Lindsey all’aereoporto di Johannesburg (tornava da una settimana di vacanza dalla sorella a Cape Town).

Arrivato col mal di pancia (dovuto ad un barbecue dove ho mangiato e bevuto troppo in fretta per arrivare in tempo), mi sono fiondato nei bagni pubblici per cercare di fare tutto il possibile prima che Lindsey atterrasse.

Qui, sorpresa! Probabilmente sorpresi dalle richieste di bidet di alcuni turisti (italiani, avevo letto un articolo tempo fa), hanno installato una specie di doccia per lavarsi lo sporco sedere di fianco alla tazza:

Cleaning your ass at OR Tambo

Ormai abituato a cagare all’inglese (a secco), non ho collaudato l’aggeggio per paura di getti d’acqua troppo potenti che avrebbero compromesso la mia permanenza all’aereporto.

L’anno prossimo, quando alcuni di voi verranno per la coppa del mondo, non voglio piu’ sentire lamentele per la mancanza di bidet nei cessi sudafricani…

 

A settembre finiscono tutte le speranze

E cosi’  la stagione e’ finita, senza nessuno dei trionfi che solo 3 settimane fa sembravano cosi’ vicini.

Forse poteva finire diversamente, ma immagino che perdere ai rigori nei quarti di finale di coppa, dopo un 1-1 in una partita a tratti confusionaria (il campo, violentato da vento e pioggia per due giorni, era ridotto a quello che potete vedere nella foto) , era il modo piu’ idoneo di finire una stagione piena di speranze, ma distrutta in due sciagurate partite.

Ho giocato dal primo minuto, finalmente in forma, finalmente capace di correre senza dolori come non mi capitava dal 2008, ma purtroppo non era serata.
Perdere col Randburg ai rigori, e vedere festeggiare un’altra squadra  ancora sul campo di casa, per la tristezza dei miei compari e la delusione dei tifosi, e’ davvero troppo.

Potevamo vincere il campionato, potevamo andare avanti in coppa e difendere il trionfo dello scorso anno, e invece niente.

E cosi’, come quasi ogni anno, l’unica cosa che possiamo dirci tra una birra e l’altra dopo la partita e’ che ci proveremo l’anno prossimo, nel 2010. Un altro anno. Quanti ne avro’ ancora davanti?

Football pitch in September

Pane e salame

La settimana di semi silenzio dopo il disastro calcistico sudafricano e’ ormai finita.
Oggi e’ Sabato, Lindsey e’ partita per Cape Town da Kirsten (una settimana da solo, capita spesso quest’anno), e io mi ritrovo finalmente a scrivere qualcosa sul mio recente viaggio italiano.

L’occasione non era delle piu’ felici (venivo in Italia per vedere un po’ com’era la situazione dopo la morte di mio zio), ma nonostante tutto, e’ stato un tuffo nella memoria leggermente piu’ intenso del solito.

Grazie ad una geniale pianificazione sono riuscito ad incontrare tutti i parenti (numero che non mi riusciva da secoli), svegliandoli o incontrandoli in ore non certo idonee a saluti, e a vedere e passare del tempo con tutte quello persone che considero importanti (e a portata di treno/macchina/bici).

E ho anche (ri)scoperto alcune cose:

  • … quanto sia facile portare in giro un vecchio Bart, per i campi, rispetto a Cucciola e Bruce

    With Bart

  • … quanto sia facile rimanere accecati dai fuochi d’artificio, e distruggere una zanzariera appena installata correndoci addosso (scusa Beppe)

    After destroying the mosquito net (sorry)

  • … quanto sia facile ubriacarsi in compagnia di amici, e tornare a casa senza spaccare nessun citofono (anche perche’ qualcun altro guidava)

    Outside the texas

  • … quanto sia fantastico mangiare pasta a casa di amici di una vita…

    With friends

  • … e poi aspettare che crollino di sonno per fare foto di questo tipo

    Never sleep with your friends around

  • … quanto sia strano rivedere compagni di calcio di 8 anni fa, e vedere che uno di loro ora e’ l’allenatore

    With my old team mates

  • … quanto sia triste ripensare alle persone che non ci sono piu’ soprattutto dopo averle viste (relativamente) in forma solo due mesi prima

    Sad news

  • … quanto sia casuale incontrare Ian, il mio amico dei tempi londinesi (dal 2006 a New York) a piu’ di un anno dall’ultimo incontro, in Italia

    With my good old american pal Ian

E soprattutto…. ricordarsi di quanto sia facile andare dal salumiere, prendere un panino, qualsiasi affettato, qualsiasi formaggio, combinarli insieme a qualsiasi ora ed avere un panino migliore di qualsiasi combinazione di ingredienti che trovo qui in Sudafrica.

Bread, bresaola, tomato and cheese

A 24 ore dalla fine, guardando al passato

Pos

Team P W D L GF GA Diff Pts
1 Panorama F.C. 15 10 3 2 28 13 +15 33
2 Daxina Sporting 15 9 4 2 40 20 +20 31
Altre squadre                

Sabato 19 Settembre 2009, ore 15.30, Panorama F.C. Sports Grounds, sfida finale, modello New Team vs Toho:

Panorama F.C. – Daxina Sporting

24 ore. Se vinciamo il campionato, non mi sentite per tutto il weekend, tranne telefonate ubriache ai soliti noti, come nel lontano 2003.

24 ore. Se non vinciamo il campionato, non mi sentite per una settimana, saro’ in lutto (come nel lontano 1990, o come nel 2000) e piangero’ lacrime amare (al gusto di Jagermeister)

p.s., i quarti di finale di coppa non sono stati giocati, per la seconda volta in questo campionato l’arbitro si e’ infortunato prima della partita…