Il sole sudafricano

Sono in ufficio con i miei cani che dormono intorno alla mia sedia (impossibile muoversi) quando mi arriva la telefonata di Lindsey.
Saranno le 11 circa. Dall’altra parte della cornetta Lindsey mi dice di prendere la macchina fotografica e uscire di fuori a guardare il sole.

Nello stesso istante mi arriva un sms di Curtis che mi dice di fare lo stesso.

Prendo la macchina fotografica, ed esco in giardino. Fa caldissimo.

Guardo il sole, e mi acceco. Gli occhi dopo un po’ si aggiustano e questo e’ quello che vedo:

Strange halo around the sun

Strange halo around the sun

Quello che vedete in foto non e’ un flare, o riflesso sulla lente.

Questa mattina dovunque in Sudafrica tutti sono usciti dagli uffici, dalle scuole o semplicemente hanno guardato il cielo per farne una foto (basta guardare facebook per chi ha amici sudafricani oppure flickr – halo sun johannesburg), e poco dopo sono uscite spiegazioni su internet.

A quanto pare si trattava di un rarissimo caso di arcobaleno circolare (fenomeno che appare ogni 5-6 anni)!

I bless the rains down in Africa

Sono passati quasi 4 mesi da inizio Giugno, dall’ultimo volta che ha piovigginato.

Da allora ho vinto un campionato, c’e’ stata una coppa del mondo, ha fatto freddo, ho rimesso a posto il giardino, sono stato in Italia, sono tornato, ma ormai da qualche settimana, con l’arrivo di una primavere troppo torrida (30 e passa gradi, per fortuna ho una piscini qui per rinfrescarmi), tutti aspettavano con ansia la pioggia.

E, finalmente, e’ tornata proprio oggi.

Pioggia che a differenza di quelle che accompagnava le mie giornate autunnali londinesi, qui scende a dirotto, dura relativamente poco (a un ciclo tutto suo, del tipo intorno alle 2 di pomeriggio inizia a piovere per poi smettere 3 ore dopo) e rinfresca la zona, togliendo la polvere alle strade a ridando speranza a tutte quelle piante nel mio giardino che ho letteralmente quasi lasciato morire per distrazione (ero distratto curandomi di altro, come la mia verdura).

Senza contare l’odore che lascia indietro. Un odore curioso, che sento solo in questi periodi dopo mesi di secca, e che, per qualche strano motivo, mi ricollega all’adolescenza italiana e agli aquazzoni di Agosto dopo una lunga estate a cazzeggiare nell’attesa dell’inizio di un altro ciclo scolastico…

Serve un po’ di pioggia

Fires in Johannesburg

Ormai non piove da maggio. L’ultima pioggia e’ quella che mi ha travolto quando sono andato a Cape Town, nel Western Cape (dove l’inverno, a differenza del Gauteng, e’ bagnato) per vedere l’Italia infilare la prima figura di merda dei mondiali.

La foto qui sopra e’ stata scattata pochi giorni fa, a 30 metri da casa mia…ormai tutto e’ cosi’ secco che basta pochissimo per bruciare colline e prati…

Scioperi sudafricani

Il diritto di sciopero e’ sempre un argomento delicato. Troppe volte viene strumentalizzato da partiti politici, utilizzando migliaia di lavoratori giusto per spingere questo o quel governo a cedere e rivelarsi deboli.
Sinceramente io non lo capisco. Non ti piace il lavoro che hai scelto? (sapendo benissimo orari e paghe, per quanto basse). Licenziati e trovatetene un altro.

Ormai da tre settimane in Sudafrica insegnanti e infermieri stanno facendo sciopero. Il motivo? Vogliono un incremento di circa il 10% (il governo mi sembra voglia offrire un massimo di 7%) e 1000 rand verso Housing Benefits (ovvero il pagamento della casa).

Entrambe le due categorie sono sempre state considerate "vocazioni" e di solito che fa l’insegnante o l’infermiere svogle quel mestiere per fini molto piu’ nobili che ad esempio gente come me che lavoro solo e soltanto per essere pagata il piu’ possibile. Sai benissimo quello che ottieni andando a fare quel lavoro, e per anni nessuna delle due categorie ha mai fatto scioperi di questo tipo.

Il problema pero’ e’ essenzialmente politico. Molti degli scioperanti erano felici di ottenere quello che il governo offriva (dopotutto la maggior parte del personale nero in ospedali e scuole vive in baraccopoli e i 1000 rand che normalmente andrebbero verso il mutuo della casa, pagate dallo stato, finirebbero direttamente in tasca loro), ma COSATU (l’equivalente del famoso trio CGl-CISL-UIL italiano) ha deciso di andare contro Zuma e suo governo per fargli perdere potere e potere portare alle prossime elezioni un candidato scelto tra le loro file.

COSATU cosi’ costringe i lavoratori a continuare lo sciopero, creando problemi futuri (una generazione di studenti che nel momento decisivo dell’anno, durante gli esami, si trova senza insegnanti) e presenti (fanno picchetto davanti agli ospedali bloccando l’ingresso dei visitatori che tentano di portare via ammalati e bambini da ospedali desolati, lasciando dietro ormai decine di morti….).

L’ANC, che era riuscito a spodestare il presidente precedente, Mbeki, grazie all’aiuto della micidiale ANC Youth League guidata dal futuro Mugabe (Julius Malema, cui soluzioni per un governo migliore sono simile a quelle attuata dallo Zimbabwe 20 anni fa, con i risultati sotto gli occhi di tutto) e di COSATU, ora si trova improvvisamente nella posizione piu’ devole.
Tutte e tre le fazioni si presenteranno alla solita riunione annuale a Polokwane (dove si fanno e disfano i poteri in mano ai neri) ognuna con a capo un candidato diverso.

Chi se la ride sara’ probabilmente l’ID di Helen Zille, governante della regione del Western Cape (Cape Town), una delle poche regioni che hanno standard decenti di vita e meno criminalita’ rispetto al resto della nazione. Accusata da Malema di essere una brutta bianca razzista, rischia di trovare simpatia da quella parte di neri ormai stufi della terribile direzione che l’ANC sta prendendo.

E io? Leggo e non mi stupisco. Ma sono piu’ affranto dalla sconfitta per uno a zero (goal a 5 minuti dalla fine) maturato dopo una partita in cui abbiamo semplicemente tirato su le barricate come nemmeno la pessima Inter di Cuper di inizio millennio…

Olaf in tour

Vengo in Italia a Settembre, dal 14 mattina (un martedi’) al 21 pomeriggio (un altro martedi’).

Motivo? Anna, la mia amica di lunga data torinese, compagna di vacanze polacche indimenticabili dei primi anni 90, e poi, casi della vita, co-inquilina a Londra per qualche mese del dopo-Rob nel 2007, si sposa.

Vive a Monaco, in Francia, e il matrimonio si terra’ Venerdi’ 17. Io, con mia sorella, guidero’ da Milano verso la Francia per assistere alla cerimonia e al ricevimento (ovviamente su una barca).

Nel 2008, con Peter, futuro marito, erano venuti fino in Sudafrica per assistere al mio di matrimonio, e mi sembra il minimo ringraziarli facendo altrettanto.

Ho aspettato fino all’ultimo per comprare il biglietto, sperando di trovare offerte clamorose post-mondiali, ma ho dovuto rassegnarmi ad uno dei pochi voli che non mi obbligavano ad andare via Dubai per stopover di 8-10 (ma anche 20!) ore.  Oppure via Madrid (gli aerei Iberia targati Campioni del Mondo proprio non mi andavano giu’).

Il tempo e’ prezioso, e sprecarlo in un aereoporto arabo mi sembrava un delitto. La scelta finale e’ caduta sulla Lufthansa, compagnia aerea tedesca che non ho mai provato.

Sapete come al solito come potrete contattarmi. Spero sinceramente di organizzare per Domenica 19, di ritorno da Monaco, una bella grigliata con le solite facce storiche (e, nel caso di Tyson, nuovo cane di casa Olgiati, e Alice, figlia di Giuseppe e Claudia, qualche faccia nuova).

Altrimenti mi troverete al Texas, a bere e rilassarmi…

In 2001
Dicembre 2001, la prima volta in Italia da Londra

Finally in London, 2004
Incontro a Londra nel 2004

2005 Olaf, Olga and Anna
2005 a Londra

2005 Olga and Anna
2005 con Olga di ritorno dal Brasile

2008 Olaf and Lindsey's wedding
Al mio matrimonio (con Peter)