Prepararsi all’estate

Con la stagione calcistica ormai quasi finita (ho una sola partita di coppa nella categoria veterani), posso finalmente iniziare a rilassarmi guardando con ottimismo all’estate che sta arrivando.

Estate in Sudafrica vuol dire acquazzoni (di solito notturni e lunghi, o diurni e brevi), caldo tremendo (ma non troppo umido), pause pranzo in piscina e, soprattutto, braai, ovvero i barbecue, passione nazionale che nei weekend diventa religione, soprattutto con una coppa del mondo di Rugby che, una volta salutata l’Italia, passa finalmente nella fase migliore, quella ad eliminazione diretta.

Io qui ho un barbecue immenso, che viene sfruttato regolarmente ad ogni weekend. Dopotutto, con circa 500 rand (45 euro), posso andare dal macellaio locale (che ormai mi conosce per nome) e ordinare abbastanza bistecche, braciole, salsicce e altro per sfamare 8-10 persone!

Braai essentials

Una bistecca cucinata perfettamente dal sottoscritto…

 

Adoro cucinare all’aperto, soprattutto quando vedo finalmente l’erba crescere di nuovo e posso spendere tempo nel mio orto senza che nessuno venga a disturbarmi.

Gli ospiti di solito mi portano da bere, e ogni tanto, bistecche immense, che io cucino volentieri mentre mi rilasso. Poi se mi portano le birre dalla famosa (in Sudafrica) Nottingham Road Brewery, allora sono davvero a posto:

Braai essentials

Braai essentials

Dogs licking braai grill

Anche i cani possono festeggiare dopo una grigliata…

Sara’ difficile ri-ambientarmi, tornando in Italia e Inghilterra, nel freddo Dicembre europeo, dopo mesi di sole…

Salvare il salvabile

E cosi’ il server che ospitava il mio sito (e quello di numerosi clienti) e’ letteralmente esploso, o almeno e’ quello che ci hanno riferito dalla sala macchine. Piu’ probabilmente e’ semplicemente morto e hanno inventato scuse per giustificare l’accaduto. Un incendio nella sala server e’ un ottima scusa per spiegare la mancanza di backup…

Fortunatamente, dopo 4 giorni di 20 ore trascorse a salvare il salvabile tramite i miei backup, alcune sincronizzazioni fatte una settimana fa e la fantastica web cache di google, sono riuscito a recuperare quasi tutto. Qualche cliente a perso dei dati, e solo 2 delle circa 60 web application installate sono andate in malora.

Ho perso qualche foto sul vecchio sito (www.o2ip.com) ma per fortuna tutte le foto su questa parte italiana sono da tempo ospitate su flickr…

 

Taste of Joburg Show

Se c’e’ un reality show che guardo volentieri in televisione, quello e’ sicuramente Masterchef Australia. Divertente, con atteggiamenti tipicamenti australiani (a differenza dei numerosi show simili americani / inglesi sono ben pochi i partecipanti bastardi che vogliono solo vincere a tutti i cosit), dove il talento aiuta a vincere, e non dosi di fortuna o votazioni del pubblico.

Qui in Sudafrica lo show, giunto alla seconda edizione (in Australia e’ finita la terza, ed e’ stato ancora un successo clamoroso, tanto da dover spostare un’importante tribuna elettorale perche’ altrimenti nessuno l’avrebbe guardata), e’ stato un successo clamoroso, e ha spinto numerose persone a tentare di migliorarsi in cucina.

Con l’arrivo in citta’ dello show itinerante “Taste of Joburg” e grazie a due biglietti vinti in una competizione locale, venerdi’ sera ho portato Lindsey a Monte Casino (una specie di casino / centro commerciale ispirato a Firenze, ovvero l’immagine migliore che gli stranieri hanno dell’Italia).

L’idea era semplice: tentare di assaggiare piatti insoliti e comprare quello che non riusciamo a procurarci al normale supermercato. E la missione e’ stata compiuta in maniera grandiosa. Ho trovato un polacco simpaticissimo che importa il salame (cacciatora, romano, milano, schiacciata etc…) dall’Italia, e vende anche prosciutti e salsiccie polacche.

In pratica la persona ideale per uno come me. Dopo aver parlato per un dieci minuti in polacco davanti Lindsey (che non mi sente mai usare la mia seconda lingua), mi ha dato dell’eccelente coppa a meta’ prezzo, e altri salami.

Tanto per capire quello che abbiamo mangiato, ecco una bella carrellata fotografica:

Macaroons!

Macaroons in quantita’!

 

Delicious little macaroons

mmh…

Pork Belly

Pork belly (pancia di maiale) con lenticchie in salsa asiatica

Lemon Tart Brulee with Ice Cream

Tortina al limone brulee, con gelato di rose

Honey/Rosmarin Ice Cream

Gelato al rosmarino e miele, con spumone cubico fatto a mano

Great idea for fudge

Fudge con cioccolato bianco e peperoncino

Coffe timeCaffe’ etiope

La qualita’ del cibo e’ stata fantastica, anche se le porzioni non erano poi questo granche’. Ma immagino che se servissero porzioni maggiori uno poi non riuscirebbe ad assaggiare in 10-20 posti diversi…

Io intanto mi sono dato da fare a mangiare zuccheri in vista della 50km di Domenica…

 

Un giro in centro

Non vado spesso a Johannesburg citta‘. Forse una-due volte all’anno per andare a teatro (nel west rand ce ne sono di migliori e spesso rimango qui), e qualche volta di passaggio per andare verso la parte orientale saltando l’autostrada.

Sabato invece, complice una partita giocata a 10 minuti dal centro citta’ (2-2 risultato finale) e una mostra in cui il marito di Kirsten (la sorella di Lindsey) esponeva alcune delle sue opere, ho passato l’intero pomeriggio e sera in parti di citta’ sconosciute.

Panorama F.C. - Southampton 2-2

10 minuti di macchina per arrivare in centro dal campo sportivo

Johannesburg e’ assolutamente invivibile durante la settimana: troppi taxi e macchine semi distrutte che portano i residenti della citta’ verso i vari lavori.
E’ decisamente sovrappopolata, e la maggior parte delle persone vivono a sbafo oppure pagano affitti a coloro che possiedono i vari palazzi (spesso nigeriani). La maggior parte dei precedenti inquilini sono stati sfrattati a meta’ degli anni 90, spesso in modo violento (il nonno di Andy e’ stato ucciso per esempio…)
Johannesburg citta’ e’ nera. Vedi qualche cinese ogni tanto, ma anche loro si sono trasferiti, con la comunita’ medio-orientale (e quella portoghese) nel sud-est. Il resto e’ andato a vivere nei sobborghi del nord-ovest (dove vivo io)

Nei weekend invece l’insano traffico sparisce e le strade tornano ai residenti. Trovi dozzine di bambini in skateboard che fanno gare di velocita’ di fianco a Main Street, e finalmente puoi camminare e gustarti le bellezza di alcuni edifici.

Johannesburg tutto sommato ha pochi anni rispetto ad altre citta’ (e’ stata fondata nel 1886) e la maggior parte degli edifici costruiti durante l’espansione sono in stile Art Nouveau, ma purtroppo la carenza di manutenzione negli ultimi due decenni e la sporcizia accumulata sulle strade nascondono tutto cio’ che ha da mostrare.

Cosi’ ti ritrovi a camminare e scopri palazzi di questo tipo:

Walking around  Johannesburg
E poi, allo stesso incrocio, tra un garage a una casa in stile coloniale tappezzata di lamiera per aggiustare i soffitti o le pareti crollate chissa’ quando, trovi un sacco di volantini come questo:

Walking around  Johannesburg

Il tuttofare africano

Vivere in una casa considerata “vecchia” (piu’ di 25 anni) ha i suoi problemi: regolarmente qualcosa si rompe e deve venire aggiustato.

Negli ultimi 3 anni ho immensamente migliorato le mia conoscenze da idraulico (cambiato totalmente un cesso solo lo scorso anno, aggiustata la pressione della caldaia), elettricista (non cosi’ difficile come sembra) e falegname.

Questo inverno pero’ sono stato sommerso da lavori: il tetto vicino alla cucina (in plastica, un’idea dei precedenti proprietari) e’ volato via per colpa del vento, la pompa della piscina e’ morta, e la tazza del cesso della in-suite e’ ormai compromesso.
Senza contare la copertura in tessuto impermeabile del gazebo in giardino, distrutta anch’essa dal terribile vento del mese scorso.

Per prima cosa ho deciso di aggiustare il tetto esterno di fianco alla cucina. La copertura precedente era composta da una struttura in legno e poi un pessimo tetto di plastica corrugata. Senza plastica ho deciso di convertirmi a coperture piu’ naturali e cosi’ ho deciso di utilizzare del bamboo. Trovarlo e’ stato un problema, visto che la maggior parte delle mie richieste (due pannelli di 2.5m x 2.5m) sarebbero costate troppo. Poi, come al solito in Africa, ho trovato un tipo che vende prodotti di legno e bamboo sui margini della strada e che per circa 100 euro mi avrebbe fatto tutto in 3 giorni, inclusi due altri schermi protettivi da aggiungere in giardino di circa 2 metri x 1.7 ciascuno per aggiungere un po’ di privacy.

Il problema piu’ grande e’ stato trasportare i pannelli fino a casa, ma sono riuscito a fare tutto in stile locale, 3km a 20km/h in questa configurazione:

Bamboo roofing
La Ford e’ carica

Bamboo roofing
Eccomi mentre arrivo tutto bello felice

Bamboo roofing
Solo in Africa!

Montare il tetto dopo aver aggiunto un po’ di waterproofing sheeting sulle parte esterna non e’ stato troppo difficile, visto che ho riutilizzato la strutture precedente.
Con l’aiuto del mio nuovo giardiniere tuttofare siamo riusciti a issare i due pannelli sul tetto e poi semplicemente farli scivolare sulla struttura.

Il risultato finale?

Bamboo roofing
Il nuovo tetto

Bamboo roofing
Il bamboo e’ davvero flessibile e molto meno pesante del legno…

Bamboo roofing
La protezione anti-pioggia tra i vari paletti

Molto meglio della plastica, no?