Post elezioni

Come nel 2009, se leggo la stampa internazionale su internet, vedo soltanto proclami di vittoria per l’ANC. In qualsiasi altra nazione, una vittoria col 62% sarebbe celebrata come un trionfo assoluto.

Quello che invece non leggo (se non sulla stampa locale), e’ di come l’ANC continui a perdere voti su voti dal 1994 a questa parte. Se negli anni 90 votare quel partito era particolarmente obbligatorio anche per i bianchi con i sensi di colpa (e in mancanza di alternative valide senza legami coi partiti dell’apartheid), 17 anni piu’ tardi e’ tutto diverso.

L’alternativa valida esiste (il DA di Helen Zille), alternativa che da tempo ormai vince le elezioni nell’unica regione dove la criminalita’ e’ in discesa, le infrastrutture sono ottime e la qualita’ della vita e i mezzi pubblici sono superiori alla media nazionale: il Western Cape, con Cape Town come capoluogo.

Nel 2009 avevano (erroneamente) fatto una campagna basata su Zuma, esplicitamente chiedendo di farlo fuori per tutti i capi di corruzione che giravano intorno alla figura del presidente.
Avevano preso un sacco di voti, ma erano i soliti voti di tutta la popolazione non-nera, visto che il DA veniva mostrato ai sostenitori dell’ANC come un vecchio partito bianco (quando probabilmente ha piu’  rappresentati di qualsiasi etnia che non l’ANC).

Stavolta la campagna e’ stata intelligente: invece di focalizzarsi su cosa l’ANC e Zuma non sono capaci di fare, hanno mostrato i progressi nel Western Cape e chiesto semplicemente di potere fare lo stesso nelle altre regioni.

Un po’ come dovrebbe essere in Italia: immaginate un partito che invece di basare la campagna elettorale su un sentimento anti-Berlusconi (anti-destra) o anti-sinistra, dimostrasse un programma logico e fattibile, magari partendo da regioni minori per arrivare fino a quelle maggiori.

Senza il voltafaccia del Kwazulu-Natal (2 milioni di voti in piu’ per l’ANC solo perche’ finalmente al governo c’e’ uno Zulo e non un Xhosa come Mandela o Mbeki…), l’ANC sarebbe addirittura sceso sotto il 60%. Hanno rischiato di perdere Nelson Mandela Bay (intorno al 50% contro il 70% di 2 anni fa), e hanno perso il Midvaal (una delle ricche province intorno a Johannesburg).

Il DA ha ottenuto alla fine  il 21.97% dei voti, migliorando praticamente in tutte le regioni (risultati finali qui). Guardando i risultati storici delle municipali, nel 2006 avevano ottenuto il 14% (contro il 66% dell’ANC), e, tornando piu’ indietro nel 2004 erano fermi al 12% (contro il quasi 70% dei rivali).

Per un partito che nel 1999 prendeva solo il 9% dei voti, sono risultati clamorosi semplicemente perche’ dimostrano una cosa: con un numero sempre maggiori di neri e sempre minore di bianchi, anche la maggioranza africana ha deciso che si sta stufando della corruzione e delle mancate promesse dell’ANC in questo decennio….

Anche perche’ vedere un partito che due settimane prima delle elezioni prenota l’FNB stadium per festeggiare, puo’ anche dare leggermente fastidio:

ANC Poster

2 Comments

  1. Il 66.6% (quota che avevano nel passato) dava praticamente pieno comando all’ANC in parlamento.
    Considera che ogni anno ci sono nuovi votanti diciottenni che non hanno mai avuto esperienze di prima mano con l’aparthed (i nati nel 94 avranno 18 anni l’anno prossimo) e non sentono l’obbligo morale di votare quel partito, ma vogliono votare chi fa un lavoro migliore (e il DA nel Western Cape lo dimostra ogni anno) e nel futuro la quota scendera’ ancora…

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  2. Sì, ma dal 62 a scender giù ce ne vuole!
    Cmq qua finalmente ci si sta liberando di Berlusconi, prima o poi ci si libererà anche dell’ANC.. L’importante è avere pazienza! 🙂

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