Il problema del Sudafrica…

Bye bye Mbeki…. e’ quello di essere governati da neri (comunisti) ancora in cerca di vendetta.

Basta guardare quello che e’ successo ieri. Aspettavo il solito episodio di How I met your mother (fantastico programma, molto simile a quel Coupling che adoravo in UK), e di colpo le trasmissioni sui canali nazionali vengono interrotte per un discorso del presidente Mbeki.
Discorso durato ben 20 minuti: 10 per motivare il suo addio – a due mesi dalla fine del mandato – , 8 a giustificare l’operato dell’ANC e trovare scuse per i recenti scandali e 2 a dire “ciao” nelle 11 lingue nazionali.
Parole piu’ utilizzate: “1994” (l’anno della svolta sudafricana) e “Compagni” (ho gia’ detto che sono comunisti?)

L’ANC, il partito al potere, l’aveva messo al governo anni fa (dopotutto lui era il vice-Mandela nel primo governo), e l’ANC, il partito ancora al potere, ha deciso che si e’ rotto le palle, visto che da ormai un anno (o poco meno) si e’ schierato dietro al Vero Nero Africano, Zuma (di etnia Zulu, differente dall’etnia Xhosa di Mandela e Mbeki), un criminale che pero’ ha presa con quella parte di popolo che soffre quotidianamente, grazie a quel look da King Jaffe Joffer (il padre di Eddie Murphy nel Principe cerca Moglie) e i balli e le canzoni zulu con cui regolarmente intrattiene le folle.

Purtroppo l’ANC ha un grosso problema: non ha piu’ un nemico.
Le cose erano facili quando il nemico giurato era quello bianco, creatore dell’apartheid, ricco, europeo.
Lo stesso nemico che nel 1994 aveva deciso di lasciare il governo in mano alla popolazione locale, senza la solita guerra civile (cosi’ comune in tutte le altre nazioni africane), e rimanendo in zona per far funzionare un’economia che era la piu’ solida del continente.

Dopo i primi anni di luna di miele a fine anni 90 (vorrei vedere, con un Mandela praticamente santo e intoccabile), il governo Mbeki deve ancora mantenere le promesse fatte agli elettori neri (e analfabeti, e disperati) che finiscono per votarlo: case per tutti, soldi per tutti, acqua e medicine per tutti, Sky e abbonamento allo stadio per tutti.

Il problema e’ che dopo 14 anni, forse, in un altro paese, uno si stancherebbe anche di aspettare, e voterebbe per qualche altro partito. E invece il classico sudafricano nero (di qualsiasi etnia) vivacchia nell’attesa che il governo gli regali quello che spetta a lui e al suo popolo: una casa, soldi, una macchina etc..
Peccato che nell’attesa non faccia un cazzo per migliorare la sua posizione economica – tanto poi il governo ci pensera’ lui – e, quando chiamato a votare, riconosce solo i tre caratteri del partito al potere e il logo stalinista, non pensando che, ogni tanto, votare qualcosa’altro meno deludente potrebbe essere un alternativa.

Non so sincermente come l’economica sudafricana reagira’ (anche se il rand crolla, io sono piu’ ricco visto che vengo pagato in sterline!), ma prevedo una spaccatura in seno all’ANC, e, con un po’ di fortuna, la fine dell’egemonia di un partito che ha tradito le sue basi per arricchire illegalmente come non mai neri con molti meno scrupoli di qualsiasi dittatore bianco, e farsi barzellette di una democrazia che solo 10 anni fa era considerata un esempio per tutto il continente…