Party in Olgiati style

Se c’e’ una specialita’ in famiglia in cui siamo campioni, sicuramente deve essere quella di organizzare festa a casa.

In Sudafrica (cosi’ come in Inghilterra), le feste migliore sono state quelle in cui a pensare a quasi tutto sono stato io.

In Inghilterra la gente va alle feste solo per bere gratis (e ubriacarsi), dimenticandosi di divertirsi – se non c’e’ alcohol nessuno parla – e rilassarsi. Una volta che il vino, la birra e gli shooters escono fuori, tutti si svegliano per poi precipitare nell’apatia piu’ assoluta sul pavimento, circondati da vomito, probabilmente di qualcun altro.

In Sudafrica ci sono solo due tipi di party. Quello con la famiglia, in cui si beve poco (al massimo birra chiara), e si mangia un sacco (il barbecue ogni tanto fa fatica a sopravvivere), e quello con gli amici, in cui si beve leggermente di piu’ (sempre birra) e si mangia leggermente di meno. Tutti qui devono guidare per andare da qualche parte ed evidentemente piu’ di 3 birre non reggono.

Jill, Lindsey and David enjoying some Cosmopolitans

Debbie playing with the dogs and Jade

Dopo aver assistito per anni ai party organizzati a casa mia (prima dai miei, ora da mia sorella, anche se ancora non ho avuto il piacere di partecipare a una delle sue feste, anche se poi le storie assurde arrivano fino a Johannesburg), ho imparato alla perfezione come intrattenere tutti.

Poche regole ma efficaci:

  • Cibo: rigorosamente servito via buffet, su un tavolo gigante. Hai fame? Mangia. Non hai fame? Bevi
  • Bar: utilizzo il mio pub per fare cocktail. Potrei farli anche in cucina, ma l’effetto che fa servire cosmopolitan e margaritas dal bancone accarezza il mio ego come pochi altri. Fai pochi cocktail, ma falli bene. In alternativa, Jack Daniels, Grappa oppure una delle decine di birra immerse nel ghiaccio
  • Wii: sempre accesa, ti annoi? Sfida qualcuno a tennis. O a boxe.
  • Cessi: porta sempre aperta, non sia mai che qualcuno mi vomiti sulle porte appena verniciate (quello e’ un mio privilegio)
  • Intrattenimento: scandalizzo tutti, uso le parolacce in modo fantasioso e racconto le storie di Las Vegas. Non ci crede nessuno? Mostro le foto!
  • Moglie: la lascio ad intrattenere le donne o la famiglia. Agli uomini ci penso io, se la Wii e’ inutilizzata DSTV coi suoi 7 canali di sport e’ sempre pronta
  • Opinioni: nessuno ha opinioni migliori delle mie. Parlare male dell’ANC e dei neri in generale ‘ un must.
  • Religione: se vuoi litigare sono sempre pronto
  • Relax: hai bevuto troppo? A casa mia hanno dormito fino in 10, sicuramente trovi un posto per rilassarti e far passare la sbornia prima di guidare…

Poi, da vero spaccone, ho fatto il tiramisu’ il giorno prima. Voglio vedere chi dice in giro che non so cucinare!(ok, le istruzione le ho trovate su internet la sera stessa…)

L’unico problema? Il giorno dopo. Svegliarsi e pulire. Sperando di non trovare cadaveri in piscina….

The end of the party...

Vita da cani

E cosi’ io e Lindsey abbiamo deciso di prendere dei cani.

L’idea era nell’aria da un po’, ma vuoi la mancanza di tempo libero e vuoi i continui scazzi a casa (cesso che si rompe, cancello elettrico che fa lo stesso, stanchezza generale per eccesso di calcio – l’eta’ cazzo -, palle che si rompono) non eravamo mai riusciti ad andare al canile.

In vero stile Olgiati abbiamo deciso di prendere cani senza pedigree, cuccioli abbandonati o donati da padroni senza spazio, o soldi.

Personalmente pensavo che sarebbe bastato recarsi al canile municipale (chiamato S.P.C.A.), trovare due cani e portarli a casa. Invece le cose qui sono piu’ complicate.

Ci siamo recati al canile locale (sovvenzionato dalla stato, tipo zoo, con i cani in lunghe gabbie, in cui i cani dopo un po’ di tempo vengono abbattuti) e in un canile privato (in cui i circa 500 cani erano liberi di bazzicare dove volevano, e stanno li’ fino a quando muoiono), .
Inutile dire che scegliere due soli cani in mezzo a un migliaio sarebbe stato un problema.

Qui non basta scegliere il cane.

  • Una volta selezionato e compilato un modulo di 3 pagine, vengono a casa tua per controllare se hai abbastanza spazio per il numero di cani scelto.
  • Non puoi prendere due maschi, ma solo configuarazioni in cui le femmine sono in numero uguale o maggiore.
  • Una volta scelti i cuccioli, questi vengono portati in una gabbia speciale per vedere se possono convivere
  • I cani vengono sterilizzati (qui e’ obbligatorio), tatuati e viene inserito un chip sottopelle. Bluetooth credo. Probabilmente per chiamare il cane al telefono quando non riesci a trovarlo…

Il problema piu’ grosso? Scegliere.

Innamorarsi di un cane per qualche strano motivo e portarlo a casa, lasciano dietro gli altri 998 di cui un grosso numero finira’ per essere ucciso in qualche mese o anno.
Olga si era innamorato di Bart subito al canile, per me invece e’ stata un’esperienza tutta nuova, e alla fine io e Lindsey abbiamo selezionato gli unici due cuccioli che non impazzivano vedendo una persona nuova in mezzo a 50.
Lindsey ne vorrebbe aggiungere un terzo, gia’ cresciutello, dal canile municipale, ma si scorda che alla fine, con lei a lavoro e io a casa, saro’ io a dover gestire gli animali …

Lo so

Avevo promesso di scrivere qualcosa prima possible sul viaggio in Italia e tutte le altre importanti considerazioni che riempivano il mio cervello.

Ovviamente nel frattempo sono passati giorni interi e ho quasi smesso di scrivere sui vari siti sotto questo indirizzo.

Finalmente qualcosa si e’ mosso. Se capite l’inglese potete andare su http://www.o2ip.com/100-3/Italy,-home-sweet-bar e leggervi il resoconto della settimana italiana, sicuramente piu’ interessante di quella inglese.

Altrimenti ci sono foto disponibili su http://www.o2ip.com/pictures-of-European-Tour:-Italy,-July-2008/italy-july-2008 

E ora?

Dovete sapere che ogni domenica sera scrivo su una lavagnetta quello che devo fare nei prossimi 5 giorni, che sia lavoro oppure faccende personali (inerenti internet e il computer).
Ormai da Gennaio (con i preparativi per il matrimonio appena iniziati) non ero mai riuscito a completare in una settimana quello che m ero predisposto.
Adesso, finalmente, sono andato a pari. Aspettatevi piu’ articoli e foto nei giorni successivi, finalmente dovrei avere qualche ora libera e rilassarmi come ai vecchi tempi.

Finally something has been completed!

Ovviamente non tutto poteva andare alla perfezione. La tazza del cesso (quella che contiene l’acqua dello scarico) ha deciso di suicidarsi nel bel mezzo della notte, e ora sono alla ricerca di un sostituto.
Dannato cesso, forse non reggeva i miei ritmi…

Damn toilet...