Il problema di fidanzarsi e che prima o poi devi sposarti.
Durante le mie avventure americane del lontano 2004, avevo sempre pensato a Las Vegas come posto ideale per sposarsi. Escluso il costo del volo (quasi irrisorio da Londra), vitto e alloggio sarebbero stati relativamente economici, e con un impersonificatore di Elvis – rigorosamente panzone – ad organizzare il flusso di invitati nella cappella da $75 dollari a servizio matrimoniale, tutto sarebbe stato perfetto, una volta annebbiate le menti con alcol e soldi persi nei casino.
Ovviamente avrei dovuto trovarmi una moglie, possibilmente fan di Britney Spears, pronta ad avventurarsi in un matrimonio destinato a durare tanto quanto la durata della reception con cibo comprato dal KFC locale.
Si sa, la vita a volte fa strani sorprese e ora mi trovo in Sudafrica, fidanzata a una ragazza cui, purtroppo, ad Elvis preferisce Mr Jesus.
Religiosamente parlando, sono cattolico, ma non per colpa mia.
Quando era leggermente più giovane, andare in chiesa era un passo obbligatorio se si voleva accedere all’unico posto in cui noi bambini eravamo liberi di giocare a calcio, dire parolacce di nascosto e picchiarsi per un ghiacciolo fatto cadere, lontano dai genitori: l’oratorio.
E’ all’oratorio che ho iniziato a giocare a calcio. E’ all’oratorio che ho approfondito la conoscenza di compagni di classe che avevano in quel posto una delle poche valvole di sfogo. Certo, la frequenza domenicale nella chiesa principale era il pegno che dovevamo pagare, ma se per un’ora di sermoni poi potevo avere una settimana di calcio, il prezzo era anche onesto.
Poi sono cresciuto. Le partite della squadra di calcio dal sabato pomeriggio sono state spostate alla domenica mattina (ah, il grande salto da esordienti a giovanissimi.. quanti mi sentivo fico, giocare la domenica come la seria A) e le scariche ormonali, ormai a scadenza oraria, erano diventate troppo imbarazzanti da essere confessate in chiesa. A 14 anni, finalmente, ero libero.
Ora mi trovo, a 30 anni, in Sud Africa, dalle parti di Johannesburg. La mia fidanzata fa parte della comunità religiosa locale – senza oratorio ne’ campo da calcio.
Loro si professano pentacostali cristiani rinati o qualcosa del genere. Sempre un ramo del cristianesimo, solo molto più’ letterali nella lettura della bibbia e decisamente contrari al cattolicesimo.E’ ovviamente conoscono la verita’
Eggia’, qui i cattolici, o roman catholics, non sono troppo ben visti. Accettati, forse, ma non amati. Diciamo che e’ come tifare a Londra il Fulham, squadra di tradizioni storiche, ma appartenente ad una città che ha in Arsenal, Chelsea e Tottenham squadre e tifosi che professano il loro calcio come quello migliore. Vieni guardato con pitiness. Ho 30 anni, ma ho sbagliato tutto.
A differenza di altre persone che conosco (Upa, vero?), non ho niente in contrario alle religioni o ai vari libri cui esse si ispirano. Se qualcuno si sente felice a leggere e interpretare bibbia e corano, beh, la cosa non potrebbe disturbarmi meno. Il problema e’ quando si prova a forzare, in maniera subdola o meno, il proprio credo su un’altra persona.
Qui sono praticamente circondato di persone convinte che in qualche modo io debba rinascere in cristo per entrare nel circolo VIP all’ingresso del Paradiso.
Ora, non ho nessun problema a discutere il mio punto di vista con altri, e anzi lo scontro verbale mi diverte sempre (anche in inglese, nonostante parti svantaggiato).
Il problema che mi porta a evitare e dribblare tentativi di conversione del pastore locale può essere riassunto in tre semplici punti
- Creazione. Sono un evoluzionista e se Darwin fosse ancora vivo lo bacerei in bocca, una volta rasata la barba. L’evoluzione biologica e’ un fatto. Come questa sia avvenuta e’ una teoria. Puoi buttarci Dio (come fa la chiesa cattolica), o il big bang, ma in qualche modo e’ avvenuta. Credere il contrario mi sembra un po’ come tornare all’idea della terra piatta…
- Monty Phyton. Ok, non tutti ne capiscono l’humour. Non a tutti piacciono (i gusti sono gusti, a me piace Adam Sandler e American Pie per esempio…), ma sentire uno dei membri hardcore (30enne) dire qualcosa del tipo “si, sono liberale, ma i Monty Phyton son blasfemi e non andrebbero visti” mi fa bollire il sangue. E infatti ho appena ordinato da amazon il dvd con la collezione dei film. Da tenere nel dvd sempre e comunque, in attesa che il tipo sopra venga a casa mia.
- Fare parte di una religione e’ come tifare una squadra di calcio. Puoi rinnegare madre padre e figlio, ma non cambi mai il colore della squadra del cuore. Idem con la religione. E’ comodo avere certezze nella vita
Visto che dovrò affrontare un corso prematrimoniale, dovrò stare tranquillo. So già che superare il corso sarà un problema, dopo che qualcuno alla domanda se conoscevo il king of kings si e’ visto rispondere “hey, certo, Triple H!”
Non è che abbia qualcosa in contrario con le religioni. E’ che, almeno quelle dotate di Dei vari, mi ricordano tanto l’amico immaginario dell’infanzia. C’è gente che se lo tira dietro fino alla morte, cambiandogli nome per non fare la figura di essere rimasto bambino dentro. E io l’amico immaginario non ce l’avevo manco da piccolo! 😛
Cmq buona fortuna. Per me il parentado invasato sarebbe insostenibile, ma tu ci godi a soffrire! 😀
Davvero gli hai risposto che il re dei re è Triple H?!? Quando l’ho letto ho riso così tanto che mi son venute le lacrime agli occhi… Che dire su tutto il resto? Mmmmh, secondo me ti conviene fare un po’ l’attore…dato che vuoi sposarti recita la parte del perfetto credente almeno fino al giorno del matrimonio, fa’ finta di girare un film…l’umorismo dei Monty Phyton tienilo per quando avrai l’anello al dito…non è il massimo, lo so, ma può aiutare a sopravvivere alle crociate. Parola di strega. Un abbraccio.
Infatti il mio primo ordine africano fatto dalla cara amazon inglese e’ il boxset dei film 🙂
Vediamo se mi bruciano la posta in arrivo ora.
eh, always look on the bright side of life… oppure: all right, but apart from the sanitation, medicine, education, wine, public order, irrigation, roads, the fresh water system and public health, what have the Romans ever done for us?
(ok, basta – anche se i Monty Phyton tornano utili ovunque e comunque) 🙂
Si, pero’ mi sento come alle crociate, con lo svantaggio di giocare fuori casa!
Vincerai anche questa sfida…Come sempre!